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Episode 60: Come catturare l’attenzione del pubblico con uno sguardo
Gennaio 30, 2018
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L’IMPORTANZA DEL CONTATTO VISIVO CON IL PUBBLICO

 

Come si conduce un evento dal vivo, che si tratti di uno spettacolo, di una rassegna musicale, oppure di un appuntamento istituzionale?

 

La risposta è complessa e necessita di approfondimento perché gli elementi in gioco sono tanti: il contesto, l’argomento della serata, il luogo, il pubblico, i committenti, le altre persone che condivideranno il palco con il conduttore e, naturalmente, le caratteristiche del conduttore stesso.

 

Ma ci sono degli elementi che sono comuni a ogni occasione e che prescindono da tutto ciò che abbiamo appena elencato. Uno di questi è lo sguardo.

 

Talvolta si pensa che il conduttore di un evento sia soprattutto un bravo oratore (e certamente deve esserlo), con doti di public speaking, magari con buone capacità di comunicare anche con la gestualità (verissimo anche questo).

 

Eppure, forse perché nella nostra mente, alle parole “conduttore” e “presentatore”, focalizziamo qualcuno che si trova a parlare con una moltitudine di persone, un pubblico i cui singoli elementi sono difficilmente distinguibili, non consideriamo lo sguardo così rilevante.

 

GUARDARE IL PUBBLICO O GUARDARE IN LONTANANZA?

 

Sotto un certo aspetto è vero: si può creare facilmente un contatto visivo con una persona singola o con un piccolo gruppo di, per esempio, tre persone. In questi casi, la connessione con lo sguardo serve ad attivare anche un avvicinamento emotivo, finalizzato al dialogo. Il contatto con lo sguardo sarà soprattutto continuativo.

Ep60 - Capture Your Audience's attention with Eye Contact - LADIBI Online Academy

Quando ci troviamo al cospetto di un folto pubblico, invece, non cerchiamo un vero e proprio dialogo, perlomeno non come quello dell’esempio appena fatto. In questo caso siamo noi a condurre l’evento e ad avere qualcosa da dire a chi ci guarda e ascolta. Il pubblico stesso si aspetta che sia così.

 

In sostanza, rispetto a un incontro nella quotidianità, in cui i ruoli sono tendenzialmente allo stesso livello, qui sono differenti: il conduttore parla, il pubblico ascolta. Quindi anche il contatto visivo è differente: non sarà continuativo e, generalmente, non sarà finalizzato a un reale coinvolgimento emotivo. Naturalmente ci possono essere casi e situazioni differenti, ma questa è l’eventualità più frequente.

 

Ciò di cui abbiamo necessità, in questo caso, è di creare un primo contatto visivo per catturare l’attenzione. E questo deve avvenire subito, appena saliamo sul palco e ci riveliamo al pubblico, salutando o comunque dando il via all’evento. Ma, come dicevamo poco sopra, davanti a noi avremo numerose persone, quindi non sarà possibile creare un contatto con ognuna di esse. Molte non le vedremo neppure, perché troppo distanti o coperte dal pubblico più vicino a noi. Potremmo avere delle luci che ci illuminano sul palco ma che non ci permettono di distinguere chi abbiamo davanti.

 

Attilio Reinhardt Conduzione-LADIBI Online Dance Academy

 

Talvolta usiamo la presenza di tutti questi piccoli impedimenti come una scusa con noi stessi. Se soffriamo un po’ di timidezza, se abbiamo la classica ansia da prestazione o se, semplicemente, in qualche occasione capita di non essere a nostro agio, potremmo persino raccontarci che, appunto, le luci c’impediscono la vista. E quindi risolviamo tutto guardando un punto indefinito in lontananza, cambiando ogni tanto la direzione.

 

Invece no: dobbiamo essere sinceri con noi stessi, affrontare le nostre difficoltà come si fa con ogni lavoro, in ogni professione. Solo così potremo migliorare.

 

È vero, la questione delle luci può capitare, ma raramente c’impedirà del tutto di vedere il pubblico più vicino a noi. Quindi è consigliabile focalizzarsi sulle primissime file di persone. Sono loro, il nostro principale obiettivo, in questa fase iniziale.

 

LA TECNICA DELLA “SVENTAGLIATA”

Ep60 - Capture Your Audience's attention with Eye Contact - LADIBI Online Academy

Personalmente utilizzo una tecnica molto semplice ma efficace, che io chiamo “sventagliata”.

 

Immaginate di trovarvi al centro del palco, con davanti il vostro pubblico. Consideriamo, per questo esempio, un palco regolare, con un proscenio ampio che ci permetta di vedere chi abbiamo davanti e chi ai due lati. Una volta che avremo compreso la modalità, potremo usare la “sventagliata” praticamente in ogni situazione (persino, con un po’ di dinamicità in più, con un pubblico che ci guarda da ogni parte, a 360°).

 

Il primissimo contatto da stabilire è con le persone più vicine a noi, le prime file. A volte può essere solo la prima, a volte si riesce ad andare più in là. Cominciamo guardando negli occhi per qualche istante ogni singolo componente di questa porzione di pubblico. Questa azione può partire da nostro lato destro, proseguendo in modo rapido ma regolare verso il sinistro (nulla ci vieta di fare il percorso opposto). In sostanza noi siamo il perno di un ipotetico ventaglio che apriamo davanti al pubblico.

Ep60 - Capture Your Audience's attention with Eye Contact - LADIBI Online Academy

Stabiliamo un contatto visivo con ogni persona che incrocia il nostro sguardo. Difficilmente saranno proprio tutti i componenti di questa selezione di pubblico, ma ciò che importa è catturare l’attenzione visiva della maggior parte.

 

I VANTAGGI DELLA “SVENTAGLIATA”

 

Questa tecnica è efficace per diversi motivi.

 

Ogni componente della selezione di pubblico sarà collegato a noi da una sorta di filo, che prima unirà i suoi occhi ai nostri; poi, quando sposteremo lo sguardo altrove, resterà comunque legato alla nostra persona per un tempo che dovremo essere bravi a rendere il più lungo possibile.

 

In secondo luogo, la connessione sarà anche emotiva. Questo almeno parzialmente, e sicuramente in modo differente rispetto all’ambito quotidiano al quale abbiamo accennato qualche paragrafo sopra. Ma comunque tale connessione ci sarà: ogni persona della quale abbiamo incontrato lo sguardo non ci avvertirà come una presenza distaccata, bensì vicina, reale, concreta. Lo scambio di sguardi, per quanto fugace, è già un’interazione importante. Non siamo lì solo per fare gli “onori di casa”, ma anche per fare da tramite tra il pubblico e ciò che avviene sul palco.

 

Un ultimo, fondamentale vantaggio riguarda il pubblico con il quale, per forza di cose, non siamo riusciti a stabilire un contatto visivo. È vero che non avremo avuto modo di dedicarci una seppur fugace ma reciproca attenzione; ma è anche vero che questo pubblico avvertirà l’attenzione che le prime file hanno nei confronti del conduttore sul palco.

 

L’interesse di qualcuno per un oggetto, genera il medesimo interesse anche da parte di qualcun altro. Un po’ come il vecchio scherzo da fare in strada: ci si ferma in mezzo al marciapiede, si guarda in su come a osservare con attenzione qualcosa in lontananza ma che, in realtà, non esiste; inevitabilmente ci sarà qualcun altro che si fermerà, incuriosito dalla situazione e deciso a scoprire l’oggetto del nostro sguardo. Si tratta, naturalmente, di un esempio più estremo, ma rende l’idea del meccanismo di questa reazione umana. Un meccanismo, che appunto, verrà a nostro vantaggio per ottenere anche l’attenzione del pubblico che non siamo riusciti a guardare.

 

MANTENERE L’ATTENZIONE CONQUISTATA

 

Teniamo presente, comunque, che una volta conquistata l’attenzione del pubblico, dovremo essere in grado di mantenerla per il resto dell’evento. Quindi, anche senza applicare ogni volta la “sventagliata”, ricordiamoci che a ogni nostra uscita dovremo comunque guardare vari membri del pubblico. Il vantaggio conquistato non va mai perso. E se proprio dovesse capitare che, magari in una pausa, l’interesse del pubblico sia crollato radicalmente, ripeteremo la “sventagliata”.

 

Attilio Reinhardt Conduzione-LADIBI Online Dance Academy

Esistono altre tecniche per catturare l’attenzione del pubblico che, come abbiamo accennato all’inizio di questo post, coinvolgono altri elementi rispetto allo sguardo. Ne parleremo prossimamente!

 

Attilio Reinhardt

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