Teatro Danza
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Episode 58: 4 EXERCISES FOR FACIAL EXPRESSIONS
Settembre 25, 2017
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4 esercizi per le espressioni facciali

Gli esercizi che vediamo in questo episodio vi aiuteranno ad usare meglio i muscoli facciali.

Massaggiando e facendo ginnastica facciale riusciremo ad allenarli in modo da riuscire ad esprimere le nostre emozioni al meglio sul palco, a prescindere dalla forma d’Arte che vogliamo interpretare, sia essa Danza o Teatro.

 

Ginnastica Facciale

Il nostro viso è composto da vari muscoli, che non vengono mai usati del tutto e, come tutti i muscoli, hanno bisogno di essere allenati. I nostri muscoli facciali sono divisi in Mimici e Masticatori. Con i nostri esercizi cercheremo di stimolarli tutti.

1. MASSAGGIO

Auto massaggiarsi tutti i muscoli del volto finendo con dei lievi pizzicotti. In questo modo si scaldano i muscoli nella prima fase di massaggio, e si stimola la circolazione, con i pizzichi successivi.

2. MASTICAZIONE

Masticare con movimenti esagerati, in modo da attivare tutti i muscoli mandibolari. Ottimo per sviluppare il controllo muscolare in modo da esprimere al meglio le nostre espressioni.

3. CONTRAZIONE E STRETCH

Coinvolge quasi tutti i muscoli facciali. Aiuta ad allenarli nella contrazione e iper stretch dei muscoli.

4. SBADIGLIO

Ottimo a fine serie di esercizi per concludere il riscaldamento, rilassando la muscolatura. Allo stesso tempo favorisce il rilassamento psicologico che ci prepara alla recitazione.

 

Questi esercizi muscolari sono basilari per una preparazione alla recitazione in tutti i metodi conosciuti. Vengono spesso usati come Warm Up.

 

Metodi di Recitazione

Vediamo qualche cenno dei principali metodi di Recitazione ovvero il Metodo Stanislavski, Strasberg, Adler, Meisner e Brecht. Esaminiamo differenze e caratteristiche di questi metodi.

 

Metodo Stanislavski

Konstantin Stanislavski - LaDibi OnlineDanceAcademy

Il metodo più usato e conosciuto è stato inventato da Konstantin Stanislavski.

Stanislavski, nacque a Mosca, Russia, nel 1863. Giovanissimo divenne produttore, regista ed attore di teatro.

Il suo metodo si basa sull’Arte Della Sperimentazione, attraverso una profonda analisi del personaggio. L’attore deve ricercare la causa, il motivo che fa agire o dire, in un determinato modo. Il personaggio ed immedesimarsi emotivamente. In seguito, Stanislavski aggiunse anche il Metodo dell’Azione Fisica, basato sull’agire nelle circostanze specifiche.

Introdotto questo metodo nel XX Secolo in Russia, in poco tempo venne divulgato ed adottato in tutto l’Occidente.

 

Metodo Strasberg

Strasberg - LaDibi OnlineDanceAcademy

Negli Stati Uniti, durante gli anni ‘20, Lee Strasberg, dal 1951 al 1981 Direttore dell’Actors Studio di New York, divulgò e insegnò il Metodo Stanislavski, diventando il mentore dei più famosi attori di Hollywood.

Tra i suoi allievi, attori come Dustin Hoffman, Montgomery Clift, Julie Harris, Ellen Burstyn, Geraldine Page, James Dean, Anne Bancroft, Marilyn Monroe, Jane Fonda, Paul Newman, Eli Wallach e Al Pacino. Tra i registi, Frank Perry ed Elia Kazan.

Lee Strasberg interpretò come attore, il ruolo di Hyman Roth, uomo in affari con Vito Corleone, nel film Il Padrino II.

Strasberg, a differenza di Stanislavski, utilizzò la Memoria Emotiva dell’attore, permettendo a quest’ultimo di non annullarsi del tutto, ma di utilizzare le emozioni provate in circostanze simili.

Altri hanno sviluppato il metodo Stanislavski facendo delle modifiche, tra questi Sanford Meisner e Stella Adler.

 

Metodo Adler

Stella Adler - LaDibi OnlineDanceAcademy

Stella Adler nata a New York nel 1901, era un’attrice, fondatrice della Stella Adler Studio of Acting a New York e Los Angeles. Fu l’unica attrice Statunitense ad essere stata allieva di Constantin Stanislavsky.

Trai suoi allievi, Marlon Brando, Robert De Niro, Harvey Keitel, Elaine Stritch, Kate Mulgrew, Kipp Hamilton, Jenny Lumet, Benicio del Toro, Mark Ruffalo, Brion James, Salma Hayek, Clifton Collins Jr. e Sean Astin.

A differenza di Stanislavsky, la Adler si rifiuta di immedesimarsi completamente ed emotivamente nel personaggio. Consiglia piuttosto l’immaginazione del richiamo emotivo.

Questo evita personali evocazioni emotive e la conseguente sofferenza dell’attore.

 

Metodo Meisner

Meisner - LaDibi OnlineDanceAcademy

Sanford Meisner, nato a New York nel 1905, era un attore ed insegnante di teatro.

Amico di Lee Strasberg Stanford, insieme a lui, fondò nel 1931 il Group Theatre, basato sul metodo Stanislavsky. Nel 1935 lascia il Group Theatre, pur continuando a collaborare fino al 1941 e diventa Direttore Artistico del Neighborhood Playhouse di New York. Durante questo periodo svilupperà il suo metodo.

Nel 1983, Meisner, insieme all’amico Jimmy Carville, fonda la Meisner-Carville School of Acting continuando ad insegnare fin quasi alla fine della sua vita.

A differenza di Strasberg, Meisner rifiuta gli esercizi fisici per immedesimarsi emotivamente nel personaggio. Elabora il suo metodo basato sull’ascolto e sul contatto emotivo con l’altro.

L’esercizio base viene da lui chiamato Esercizio della Ripetizione. Secondo Meisner, ascoltando e dovendo rispondere, ci si estranea da se stessi e l’emozione si manifesta spontaneamente.

 

Metodo Brecht

Brecht - LaDibi OnlineDanceAcademy

Bertolt Brecht, poeta e drammaturgo, nasce nel 1898 ad Augusta, in Germania. La sua vita è intensissima, sia dal punto di vista della scrittura che intellettuale.

Cominciò a scrivere le sue poesie nel 1913, rivelando subito un gran talento nella scrittura. In seguito, insieme ai suoi compagni di classe, compose la musica per le sue poesie.

Nel 1916 rischiò l’espulsione da scuola per aver scritto il suo disappunto sulla Morte Eroica, dando degli stupidi a chi la desiderasse.  

Nel 1920 si trasferisce a Monaco dove, per la prima volta, viene in contatto con il mondo dello spettacolo. Brecht, in quel periodo, prese come modello lo scrittore teatrale Frank Wedekind, tanto da dare il nome Frank al figlio primogenito.

Brecht entrò a far parte della Lach keller, La cantina delle risate, un gruppo teatrale. Da allora conosce un clima artistico, dove la Ribellione al Sistema costituito, faceva parte assoluta negli scritti teatrali.

Le correnti intellettuali di allora erano il Dadaismo, il Futurismo e l’Espressionismo. Brecht, pur influenzato da tali correnti, non ne adotta totalmente le teorie. Piuttosto che abbracciare la Speranza in un Mondo Migliore, sottolinea la realtà di un Mondo composto da emarginati e poveri, un Mondo pieno di miseria.

 

Teatro Epico di Brecht

Il Metodo Brecht, a differenza degli altri, basati sull’immedesimazione emotiva dell’attore nel personaggio, incita al completo estraniamento emotivo dell’attore.

Mentre nel teatro di Stanislaski si deve far emozionare il pubblico, in quello di Brecht bisogna farlo ragionare. L’attore, con L’effetto Estraniamento, deve sollecitare lo spettatore alla critica del personaggio.

Lo stesso Brecht sostiene che il pregio principale del teatro epico, basato sull’estraniamento, ha lo scopo di rappresentare il mondo in maniera naturale e deve rinunciare all’umorismo e a tutte le incrostazioni mistiche che il teatro tradizionale si porta appresso fin dall’antichità.

L’opera rappresentata, secondo Brecht, deve essere finalizzata a creare diverse opinioni del pubblico, in base allo stato sociale di appartenenza, come tema di discussione e confronto.

Brecht inventa un teatro proletario e politico in ogni suo contenuto, dallo scritto teatrale alla sua rappresentazione.

In Italia viene rappresentata, per la prima volta da Giorgio StrehlerL’opera da tre soldi al Piccolo di Milano, nel 1956.

Il Teatro Epico, non ha moltissima fortuna per i suoi contenuti politici. Negli stati Uniti viene bandito come Marxista, in Europa viene, in un primo momento molto seguito, poi criticato aspramente.

Oggi le opere teatrali di Brecht, vengono rappresentate spesso nei teatri Italiani. A Perugia, nel 2009, si è inaugurato il Teatro Comunale Bertolt Brecht, A Formia, in provincia di Latina. Dal 1993 è stata fondata l’Associazione Culturale Collettivo Teatrale Bertolt Brecht.

 

 

È importante che anche gli allievi di recitazione alle prime armi, sappiano quale metodo approcciano.

Spero quindi che queste informazioni vi siano state utili.

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