Belly Dance a piedi nudi

Oriental Dance a piedi nudi

Ho ricevuto una mail, qualche tempo fa, da un certo Enrico. Con estrema spontaneità mi ha scritto:

“Perché le donne ballano la danza del ventre scalze?”

Così, conoscendo l’altissima preparazione delle Belly Dancer che partecipano alla nostra pagina Facebook LaDibiPage, mi sono permessa di girare la domanda proprio a loro e a te, che stai leggendo ora.

Di solito rispondo in prima persona ma, ultimamente, mi son trovata faccia a faccia con una triste realtà che mi ha fatto riflettere. In molti pensano, infatti, che le ballerine si dedichino più alla pratica, che alla teoria. Trovo che questa credenza sia vera e falsa, allo stesso tempo.

Mi spiego meglio. È vero. Spesso, chi si avvicina ad una nuova forma d’Arte, in questo caso alla Belly Dance, tende a coglierne la parte più visibile di primo acchito. Mi riferisco quindi alla messa in pratica, come la Danza con i suoi movimenti, nel nostro caso, o un dipinto, per le Arti Figurative.

Non è vero. Spesso, chi coglie l’essenza di un forma d’Arte, non si accontenta dell’aspetto pratico o più visibile ad occhio nudo. Vorrà invece approfondire l’argomento, per meglio capire e meglio trasmettere, con la stessa forma d’Arte, il suo messaggio.

Forse, chi pensa che le ballerine non si dedicano allo studio della Teoria, della Didattica, Anatomia e Comunicazione, giusto per citare solo una piccola parte delle materie di studio per insegnanti e ballerine professioniste, non ha a che fare con ballerine particolarmente appassionate. O magari, ha solo avuto modo di scambiare idee e domande con chi era ai primi passi in questo meraviglioso mondo.

Allora ben vengano le domande come quelle di Enrico, che ci danno modo di riflettere su aspetti  tecnici, storici ed emozionali.

Vediamo quindi, un estratto di cosa hanno risposto le danzatrici di Danza del Ventre, o Danza Orientale, alla domanda che molti si pongono.

Perché le donne ballano Danza Orientale scalze?

 

Stefania risponde, condividendo con noi la sua preziosa esperienza:
“La danza è spiritualità, contatto, istintualità… quando ho iniziato a danzare ho ripreso in mano la mia vita e… i miei piedi a contatto con la terra mi hanno fatto capire che esistevo ancora!”

Monica ci offre una vera chicca storica:
“Perché si narra che Samia Ghamal, nella sua prima esibizione presso il cabaret opera di Badia Masabni, prima presa dal panico, dimenticò la coreografia….poi riportata a danzare, perse una scarpa…e improvvisando, lanciò via anche l’altra.”
E ci racconta anche un po’ di sé e della sua scelta pratica:
“Io pure, sempre a piedi nudi…a costo di farmi anche un pochino male su pavimentazioni poco morbide…non riesco né con i sandalini a schiava, tantomeno con le ballerine.”
Dopodiché ci ricorda anche il punto di vista tecnico, che non fa mia male!
“Comunque a livello tecnico, è per avere un maggiore grounding e attaccamento alla terra. Anche se il mio aneddoto così come descritto, si studia sui manuali ufficiali.”

Livia ci dona una visione romantica e forte allo stesso tempo:
“Una vera Donna Selvaggia connessa con la sua anima e il suo corpo tra il Cielo e la Terra…Ha bisogno di sentire con i piedi e tutta se stessa per vibrare all’unisono con la Bellezza di se stessa e della Vita che la donna rappresenta…Non addomesticata…libera”
E aggiunge:
“Dimenticavo… Per femmine e maschi con l’attitudine e nostalgia della propria anima selvaggia che sonnecchia ancora…. Suggerisco per chi non lo conoscesse il prezioso libro Donne che Corrono con i Lupi di Clarissa Pinkola Estes. Avete mai visto andare in giro i Lupi con la scarpe??”
E sul libro, uno dei testi che io personalmente ho tanto amato e per il quale mi unisco al suo consiglio:
“È terapeutico come la danza … Per ritrovare noi stessi. La gioia, l’innocenza… la libertà e tanto di più …ognuno il proprio sentire”

Enrichetta risponde facendo riferimento al contesto natio della Danza del Ventre:
“La danza del ventre era, e per me lo è ancora, una danza sacra, in onore della Dea Madre. Le sacerdotesse ballavano per Lei. I piedi scalzi mantengono il contatto con la terra (ancora il simbolo della Madre), da lì attingono energia e la trasferiscono al resto del corpo.”

Roberta risponde con un caldo auspicio:
“Perché la danza è Spirito, unione e comunicazione con l’Universo. Soprattutto certi tipi di danze…E infatti certe danze dovrebbero farle certe persone…prima ancora di altre!”

Anna ci gira la domanda:
“Per sentire l’energia della terra?”

Annalisa ci ricorda le origini della Danza Orientale:
“La danza del ventre ha origine in paesi caldi, come l’Egitto, e si ispira anche (ma non solo) a danze tribali e popolari. Sulla sabbia del deserto si riesce a danzare solo se scalzi o al massimo con calzature piatte… e poi vuoi mettere quanto è bello sentire il contatto con Madre Terra?”

Federica attacca il feticcio più famoso e diffuso tra le donne:
“I tacchi sono innaturali e spostano l’assetto del corpo, aumentando lo stress sulla pianta in alcuni punti specifici, (uguale meno resistenza e possibili problemi articolari). Da scalza la danzatrice gestisce meglio il levelling, inoltre in questa disciplina non c’è spazio per insicurezze sull’altezza, permette di avere grazia anche se sei piccolina.”

Deborah porta l’attenzione sull’energia:
“La danza è connessione profonda con l’Essenza più autentica, selvaggia e vera che, a contatto con la terra, trova la sua più alta e libera espressione. È l’energia femminile in azione nella materia e in connessione con lo Spirito.”

Debora, nome e punto di vista simile a quello di Deborah, torna sul concetto dell’energia:
“Bisogna sentire l’energia di dove balli, che sia legno, asfalto, ceramica, ecc… io ballo sempre a piedi nudi”

Rita ci offre un punto di vista più ampio:
“Non solo la danza del ventre ma molti altri tipi di danza hanno riscoperto l’importanza di danzare scalzi. si danza con i piedi (oltre che con il corpo e l’anima) e nasciamo a piedi nudi, mica con le scarpe!”

 

Non potevo sperare in risposte migliori. Sono sicura che la nostra preparata e appassionata Dance Community ha risposto in modo esaustivo a Enrico e a chi, come lui, si stava ponendo la stessa domanda. Sono molto onorata di appartenere ad un gruppo così generoso da condividere le proprie esperienze, anche più intime, per offrire spunti di riflessione a chi li desidera.

Concludendo, possiamo dire che la Danza Orientale viene interpretata, oggi, con e senza scarpe e  senza limiti di sesso.

Molti pensano che sia stata Samia Gamal, ad aver lanciato la moda di danzare con le scarpe, ma in una sua intervista tra gli anni ’60 e ‘70, lei stessa spiegò di non esser stata la prima.

Bisogna tener conto che le danze antiche nascono come Danze Sacre e rituali, propiziatorie e divinatorie, per cui spesso danzate a piedi nudi per tradizione e per esigenza. In molte culture, tutt’ora ci si presenta scalzi al cospetto degli Dei, nel templi o nell’intimità delle riflessioni personali.

Non vanno escluse le esigenze pratiche indotte dalle condizioni climatiche e geografiche, anche nel caso delle danze folcloristiche dalle origini più antiche.

Dicci la tua, commentando qui sotto!

2 pensieri su “Belly Dance a piedi nudi

  1. Ballando scalza sento l’energia della terra che alimenta la mia,mi sento bene e in armonia con il mio modo di essere…..ballando con le scarpe non avverto le stesse sensazioni

Danza che ti Passa