Ramayana 3 – I luoghi e la nascita di Rama

Nella puntata precedente, abbiamo conosciuto i personaggi del poema epico Ramayana, i loro Avatar, ed alcuni approfondimenti sulle loro storie personali. In questa puntata cominceremo a raccontare la storia incredibile di Rama e Sita. Una storia epica, fondata su principi di antica saggezza.

Prima diamo un’occhiata ai luoghi dove comincia a svolgersi la nostra storia.

I Luoghi

La storia si svolge nella regione di Uttar Pradesh, che letteralmente significa Provincia del Nord, infatti si trova a nord dell’India e confina con il Nepal.

Il suo Capoluogo è Lucknow ed è la regione più popolata dell’India. Il fiume Gange attraversa la famosa città di Varanasi, o Benares, fondata circa 3500 anni fa. Varanasi è la Città Sacra Induista, dove, almeno una volta all’anno, i credenti scendono le scale che portano al fiume e si immergono nel Gange per fare le loro sacre abluzioni.

Varanasi è l’unico posto, secondo gli Induisti, dove poter morire senza dover più sottostare al ciclo della Reincarnazione.

Sulle rive del Gange vengono cremati i morti. Le loro ceneri vengono sparse nel fiume insieme a tante fiammelle che vagano tra le acque al tramonto, rappresentando i sogni.

 

Ganga - LaDibi Online Dance Academy Magazine

 

Un altro importante luogo sacro è il tempio di Visvanath, dedicato a Shiva, o Tempio d’Oro per via della sua cupola dorata.

Nel distretto di Agra, si trovano due famose strutture diventate Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO nel 1983, La Fortezza di Arenaria Rossa ed il Taj Mahal. Tra i vari artisti che parteciparono alla costruzione del Taj Mahal, 1632-1654, c’è anche l’Italiano Geronimo Veroneo.

In questa regione, come in gran parte dell’India, viene celebrato l’Holy Festival, meglio conosciuto come Festa dei Colori. Questo festival ha origini antichissime, risale almeno a 300 anni prima di Cristo. Il giorno precedente alla festa, vengono fatti diversi falò chiamati Holika Dahan, che simboleggiano la vittoria del bene sul male e l’arrivo della Primavera.

Il giorno dopo i falò comincia la festa con il lancio di polveri colorate, danze e puro divertimento, dove tutte le barriere sociali cadono e tutti diventano uguali dimenticando i dolori della vita. L’origine naturalmente è mitologica, il Dio Krishna, geloso della luminosità e bellezza della pelle di sua moglie Radha, le colorò il viso per farlo apparire simile al suo.

 

Holy Festival - LaDibi Online Dance Academy Magazine

 

Ogni colore ha uno specifico significato, il blu è calma e armonia, il verde la vitalità, il rosso l’amore, l’arancione l’ottimismo ed il giallo la fertilità. 

Con il lancio di questi colori si grida “ Bura Na mano Holy hai!”, che significa “Non arrabbiarti, è il giorno dell’Holy! “ Ognuno si diverte, donne, uomini e bambini senza divisioni di classe.

Un Mondo di colori, un Mondo felice in cui, in tempi remoti, viveva un Re…

 

La Storia

Quello che state per leggere, è un riassunto del poema epico Ramayana. Ricordatevi che è composto da 6 volumi!

 

Il Regno di Kosala e la nascita di Rama

In India viveva il Re Dasharatha, amato dal suo popolo. Kosalal, il suo regno con capitale Ayodhya, corrisponde all’attuale Uttar Pradesh. Dasharatha aveva tre mogli, Kausalya, Kaikeyi e Sumitra, ma non aveva figli. Il Re aveva tutto ciò che desiderava, l’amore del suo popolo, un regno prosperoso, ma era triste per la mancanza di figli.

Nello stesso periodo a Sri Lanka viveva un altro Re, Ravana. La sua tirannia non aveva limiti e le sue gesta disturbavano le preghiere degli Yoga o Holy men. Uno di questi, Vashistha, era il Bramino, o prete, personale del Re Dasharatha. Vashistha consigliò al Re di fare una cerimonia del fuoco per pregare il Dio Vishnu di dargli dei figli. Vishnu, il Dio preservatore dell’universo, decise di incarnarsi nel figlio maggiore di Dasharatha, Rama, per uccidere Ravana.

Mentre veniva effettuata la cerimonia di culto del fuoco, apparve una figura maestosa, che uscita dal fuoco, diede a Dasharatha una ciotola di budino di riso ( payasa ), poi disse: “il Dio è soddisfatto di voi e mi ha chiesto di distribuire questo budino di riso alle vostre mogli che presto avranno dei figli. Il Re, ricevuto il regalo, lo distribuì alle sue tre regine. Kausalya, la regina più anziana, diede alla luce il primogenito Rama. Bharata, il secondo figlio, fu concepito da Kaikeyi e Sumitra diede alla luce i gemelli Lakshmana e Shatrughna.

Kaikeyi - LaDibi Online Dance Academy Magazine

Il compleanno di Rama ora è celebrato come Ramanavami. I quattro principi crebbero alti, forti, belli e coraggiosi. Dei quattro fratelli, Rama aveva più affinità con Lakshmana, e Bharata con Shatrughna.

 

Il saggio Viswamitra e la prima battaglia di Rama

Un giorno, il guru Viswamitra arrivò nella capitale Ayodhya. Il Re Dasharatha era felice di vederlo e lo accolse subito con tutti gli onori. Viswamitra benedisse Dasharatha e gli chiese di mandare Rama ad uccidere i Rakshasa, demoni al comando di Ravana, che stavano disturbando la sua cerimonia del fuoco.

Rakshasa - LaDibi Online Dance Academy Magazine

Rama aveva allora soltanto tredici anni. Dasharatha fu preso dal panico. Rama era troppo giovane per affrontare il demone Rakshaka, di nome Tataka, ed i suoi figli. Tataka era figlia di un Dio, poi trasformata in Demone. Si era rifugiata nella scura foresta chiamata Dundaka. Il Re si offrì di andare al posto di Rama, ma Viswamitra assicurò il Re che Rama sarebbe stato al sicuro nelle sue mani. Infine, Dasharatha acconsentì ed ordinò che Laksmana accompagnasse Rama. Il Re benedisse i figli e disse loro di obbedire ciecamente al saggio Viswamitra.

Una volta giunti nella foresta, Viswamitra chiese a Rama di sfidare il demone. Rama aveva delle perplessità perchè, seppur Demone, era una donna. Viswamitra il saggio, lo esortò dicendo “ il dovere di un Kshatriya, che vuol dire guerriero regnante, è proteggere gli oppressi ed il loro bene. Non è sbagliato uccidere una donna Demone per il bene comune“.

Rama, quindi, tese il suo arco, gli animali della foresta si agitarono e svennero dalla paura. Tataka, avvertita dal trambusto, uscì ruggendo dal suo nascondiglio pazza di collera, avventandosi veloce, con tutta la sua furia, su Rama. Ne seguì una battaglia feroce finendo con la morte di Tataka trafitta al cuore dalla freccia scagliata da Rama.

Viswamitra era molto soddisfatto ed insegnò a Rama diversi Mantra per la meditazione, attraverso i quali avrebbe acquisito dei poteri divini da usare contro i demoni.

Il saggio ed i due principi si avviarono verso l’ashram di Viswamitra. Una volta arrivati, Viswamitra iniziò la cerimonia del fuoco, mentre Rama e Lakshmana vigilavano il posto. Improvvisamente arrivò Maricha, figlio di Tataka, con i suoi seguaci. Rama usò le sue armi divine, recentemente acquisite, contro Maricha, gettando il Demone nel mare, molte miglia da lì.

Per farvi capire, lottano in corrispondenza del Nord dell’India, ai confini del Nepal, e il mare più vicino è la Baia del Bengala, Bangladesh. Un volo da Super Eroe, a soli tredici anni.

Tutti gli altri demoni furono uccisi da Rama e da Lakshmana. Viswamitra riuscì a completare la cerimonia e, felice, benedisse i Principi.

 

Interrompiamo qui, per ora, la nostra storia. Speriamo vi stiate appassionando. Vi aspettiamo alla prossima puntata dove racconteremo il matrimonio di Rama e Sita.

Aiutaci a diffondere la passione per la Danza e per il Teatro condividendo questo articolo!