Insegnando s’impara

L’Arte di Insegnare

Parlando con molte colleghe sento spesso questa lamentela:

“Le mie allieve non imparano!”

Per contro, spesso le allieve dicono:

“Non riesco a memorizzare!”

 

Io credo che, come nel rapporto di coppia, la “colpa” sia di entrambe. Infatti, molto spesso, sia chi insegna che chi impara, si concentra sulla materia in oggetto. Sul Cosa e a volte sul Come, ma dimentica la domanda fondamentale

PERCHÉ?

 

Le insegnanti preparate sono molto brave e professionali a spiegare i movimenti, Cosa, e le tecniche, Come. Ma quante conoscono il motivo per cui si impara?

La scienza che studia i processi del cervello, la Neuroscienza, ha la risposta a questo quesito. Ovviamente non è necessario diventare un neuroscienziato per insegnare danza. Tuttavia, avere qualche nozione di base può sicuramente aiutare a migliorare nel proprio ruolo di insegnante e potrà aiutare le allieve a sfruttare meglio le lezioni.

Cercherò di rendere la spiegazione più semplice possibile e vorrei toccare tre punti fondamentali.

  1. Come funziona l’apprendimento
  2. Come svolgere una classe
  3. Rapporto Insegnante/Allievo

 

Come funziona l’apprendimento

Brain connection
“L’apprendimento coinvolge processi di plasticità del cervello che modifica la sua struttura a livello delle connessioni tra i neuroni, nelle dimensioni e nella struttura interna.” Tratto da uno studio italiano pubblicato sul Journal of Neurosciences.

 

Userò un esempio molto semplice. Immaginate il vostro cervello come un bosco fitto. Quando imparo qualcosa di nuovo creo un piccolissimo sentiero che unisce due punti del bosco. Queste sono le Connessioni Neuronali. Ovviamente, la prima volta farò molta fatica perché dovrò tagliare dei rami, saltare ruscelli, forse addirittura abbattere degli alberi che rappresentano le nostre abitudini.

La seconda volta, sarà un po’ più semplice. Magari costruirò un piccolo ponte per superare il ruscello, qualche ramo sarà già tagliato.

La terza volta il sentiero sarà più agevole e ci metterò meno tempo per arrivare. Potrò concentrarmi nel pulire il sentiero dalle foglie secche e così via. Alla fine, dopo aver percorso quel sentiero mille volte, la strada sarà battuta. Non ci saranno ostacoli e, mentre lo percorro, potrò addirittura godermi il panorama.

Questo è il motivo per cui la perfezione si raggiunge con la pratica. La pratica costante, quotidiana. Se lascio il sentiero incustodito, i rami cresceranno di nuovo e altri oggetti potranno ostacolare di nuovo la strada.

 

La Pratica rende Perfetti 

Einstein - LaDibi Dance Online
Albert Einstein

Il processo è costante e non casuale. Sono necessari Dedizione e Disciplina, ma i risultati ripagano sempre. Ogni giorno noterò un piccolo miglioramento che mi darà la motivazione a continuare e a praticare. Spesso bastano pochi minuti per ripetere un movimento o un concetto. Eppure ci facciamo prendere dalla pigrizia e passiamo molto tempo a pensare che dovremmo praticare, mentre poi non lo facciamo e le ore passano, magari davanti alla TV.

Il mio consiglio è di scrivere in agenda un quarto d’ora minimo, al giorno, da dedicare alla pratica. Prima di pranzo, prima di cena o meglio di tutto, al mattino appena svegli.

 

Come svolgere una classe

Spesso le insegnanti si preparano le classi a casa. Questa è una buonissima cosa. Quello che però noto, è che negli appunti ci sono i movimenti che voglio insegnare, magari la coreografia punto per punto, ma manca quello che è l’andamento della classe.

Alcuni anni fa, studiando con Angel Rodriguez, un professionista americano che a New York ha creato la prima vera compagnia di ballo interamente dedicata alla Salsa, ho imparato un metodo che ancora oggi trovo molto utile per gestire una classe. Si basa su 4 fasi.

A. Spiegazione

B. Dimostrazione

C. Pratica

D. Verifica

Salsa Angel Rodriguez - LaDibi Dance Online
Angel Rodriguez tiene una classe a insegnanti di tutta Italia con il suo metodo.

 

Questo perché la soglia di attenzione di una persona è di qualche minuto. Sembra assurdo, ma fate una prova su voi stessi. Quando state ascoltando un amico che vi racconta qualcosa, dopo quanti minuti cominciate a pensare ad altro? Dopo quanti secondi che state guardando un sito su internet, cambiate? Rimarrete stupiti! 

Ovviamente la cosa cambia se l’argomento è molto interessante, ma di questo parleremo nel prossimo paragrafo.

Con il metodo A.R. , dal nome del Maestro che me lo ha insegnato e a cui sarò sempre grata, si riducono le probabilità che l’allievo si perda nei suoi pensieri.

Quindi, spiego il movimento/tecnica/coreografia, la dimostro, la faccio praticare e verifico il risultato. Se necessario ripeto.

Ogni fase dura pochi minuti, ogni volta posso approfondire il concetto fino a sviscerarlo a fondo. Provate e poi fatemi sapere com’è andata. Mi piacerebbe molto avere dei feedback su questo sistema!

 

Rapporto Insegnante/Allievo

In ultimo, ma non meno importante, anzi forse quello che più di tutto può influenzare il risultato di un percorso di insegnamento, vediamo il rapporto tra Insegnante e Allievo.

Molto spesso, quando non si raggiungono risultati si dà la colpa all’altro. Le allieve cambiano scuola in cerca di un insegnante “migliore”. Le insegnante sperano sempre di “trovare” delle brave allieve. Ma poi, questo spesso si rivela solo un’illusione. La nuova insegnante ha gli stessi difetti della precedente e le allieve che sembravano tanto entusiaste, si perdono…

Per questa parte, vorrei prendere ispirazione dallo Yoga, che per me è la disciplina in assoluto più completa e formativa che ci sia, e consiglio a tutti di praticarla.

Iyengar Yoga - LaDibi Dance Online
B.K.S. YIENGAR Creatore dello Yoga moderno. Colui che lo ha diffuso in Occidente con i suoi insegnamenti.

 

Il rapporto tra insegnante e allievo ideale nello Yoga, è descritto con una parola bellissima:

AMORE

Ovviamente non parliamo dell’Amore di una coppia, ma di un sentimento più grande e profondo.

Innanzi tutto l’Amore per l’oggetto di studio, nel nostro caso la Danza, è ciò che veramente ci può muovere verso il raggiungimento di altissimi livelli. Se facciamo Danza solo per passatempo, è impossibile raggiungere risultati eclatanti, anche se siamo dotati di grandissimo talento.

Amare qualcosa significa portarlo nel proprio cuore e nella propria mente sempre, come un giovane al primo colpo di fulmine. Se ricordiamo il Primo Amore, ricordiamo che volevamo passare tutto il tempo insieme e non era mai troppo e non era mai abbastanza.

L’Insegnante ama talmente tanto la sua materia che vuole trasmetterla a più persone possibili e vuole accendere in loro, la stessa passione che lo fa bruciare. L’Insegnante, dunque, accoglie l’Allievo con gioia perché questo gli permetterà di diffondere la materia che ama. Non importa se l’Allievo è dotato o meno, l’importante è che ci sia.

L’Allievo deve fidarsi del suo Maestro, credere in lui, essere consapevole che il Maestro vuole solo il suo bene e il suo successo. Chi si avvicina ad un Maestro solo per convenienza, perché può trarre un beneficio materiale, perché può riflettere la sua luce, si troverà deluso. Gli insegnamenti, infatti, non penetreranno veramente nell’animo dell’Allievo, ma rimarranno in superficie e quindi non saranno veramente acquisiti.

L’Allievo che invece si affida al proprio Maestro, lo segue e pratica con Dedizione e Amore riuscirà a fare suoi, tutti gli insegnamenti. Raggiungerà il successo e magari un giorno, trasmetterà gli insegnamenti appresi, ad altri.

 

Spero che queste riflessioni, frutto di anni di studi in vari campi, siano di aiuto sia alle insegnanti che alle allieve.

Commentate e sarò felice di approfondire i vari argomenti con voi!

2 pensieri su “Insegnando s’impara

  1. Grazie! Un bel approfondimento. Io mi soffermo sulla parola fiducia ed affidarsi. Praticando ATS® da anni, ho imparato il profondo valore della fiducia reciproca: nell’ATS® quando si improvvisa non c’è più l’allieva e l’insegnante, ma siamo tutte danzatrici e interagiamo nella tribe alternandoci nei ruoli di leader e follower, nella piena fiducia e sorellanza; ma mi è capitato di danzare in situazioni dove purtroppo mancava questo magico ingrediente e ho scoperto che la magia dell’ATS® sta proprio lì! Nel fidarsi e affidarsi!….tu cosa ne pensi ladibi?

  2. Paola Carissima, grazie mille per il tuo commento. Hai proprio centrato il punto. Il rapporto Follower/Leader che troviamo in diversi stili, è fondato sulla fiducia e stima reciproca, sul rispetto e sul senso di cura e responsabilità che dovremmo sempre avere gli uni per gli altri. Questo tipo di legame, personalmente, lo rivedo nelle dinamiche comportamentali più disparate, incluse quelle educative in generale. Danza quindi, ma non solo. Credo infatti, non si possa più parlare di una divisione tra Insegnanti e Allievi. Gli Allievi non sono più visti come “contenitori passivi” (e non lo sono/siamo mai stati) in cui l’Insegnante riversa il proprio Sapere, nella migliore delle ipotesi. Credo sia ormai evidente, il prezioso scambio continuo tra persone, oltre i ruoli, che sta alla base della crescita individuale e di gruppo. L’ATS® che citi a ragione, è uno splendido esempio. Mi viene in mente anche la tecnica conosciuta come “School of Fish” che si usa spesso in Contemporanea e in Teatro Danza, per fare altri esempi. Il punto è che l’ispirare e il lasciarsi ispirare, dare e custodire la fiducia di chi abbiamo accanto e gli scambi reciproci, sono alla base della Crescita e dell’Apprendimento.

Danza che ti Passa