Ramayana 6 – Il rapimento di Sita

Dal tradimento di Kaikeyi al rapimento di Sita

Nella puntata precedente abbiamo parlato del tradimento di Kaikeyi e dell’esilio di Rama. In questa puntata, come in tutti i drammi, arriviamo al punto centrale e culminante della Storia con il rapimento della Principessa Sita. Buona lettura!

 

Bharata incontra Rama

La morte del Re Dasharatha - Ramayana - LaDibi Online Dance Academy Magazine

Dopo avere completato i riti funebri per Dasharatha, Bharata si avviò verso Chitrakut, dove Rama stava soggiornando. Arrivato a Chitrakut, fermò l’esercito, rispettosamente, ad una certa distanza, e si incamminò da solo per incontrare Rama. Vedendo Rama, Bharata cadde ai suoi piedi supplicando di perdonargli tutti i suoi errori.

Quando Rama gli chiese, “Come sta nostro padre?” Bharata, tra le lacrime, dovette dargli la triste notizia: “Nostro padre è tra i cieli, in Paradiso. Prima della sua morte, ha costantemente pronunciato il vostro nome e non si è più ripreso dallo shock della vostra partenza“. Sentito questo, Rama ebbe un collasso e svenne.

Ripresi i sensi andò al fiume, Mandakini, a pregare per suo padre. Il giorno seguente, Bharata chiese a Rama di tornare con lui ad Ayodhya e regnare, ma Rama rispose fermamente: “Non posso disobbedire a mio padre. Regnerò e manterrò il mio impegno solo dopo quattordici anni“.

Bharata e Rama - 1745ca AD - Ramayana - LaDibi Online Dance Academy Magazine

Quando Bharata capì la fermezza di Rama, nel mantenere le sue promesse, gli chiese di dargli i suoi sandali. Bharata gli spiegò che avrebbero rappresentato Rama e che lui avrebbe governato soltanto come suo rappresentante. Rama acconsentì con garbo. Bharata potrò i sandali ad Ayodhya con grande onore. Dopo avere raggiunto la capitale, depose i sandali sul trono a governare nel nome di Rama, poi lasciò il palazzo vivendo da eremita, come Rama, contando i giorni del suo ritorno.

 

Surpanakha si innamora

Dopo la partenza di Bharata, Rama andò a trovare il saggio Agastya. Agastya consigliò Rama di spostarsi verso Panchavati, sul fiume Godavari. Era un bellissimo posto e Rama si convinse a soggiornare in quel luogo per un lungo periodo.

Lakshmana, costruì rapidamente una elegante capanna e tutti, entusiasti, vi si trasferirono.

Surpanakha, la sorella di Ravana, viveva a Panchavati. Ravana era allora il Re di Asura, il più potente che fosse vissuto a Sri Lanka. Un giorno, Surpanakha vide Rama e se ne innamorò immediatamente. Senza perdere tempo chiese a Rama di essere suo marito. Rama, divertito dalla richiesta le rispose, “come vedete sono già sposato. Potete chiedere di sposarvi a Lakshmana che è giovane, bello, ed è solo, senza sua moglie“.Surpanakha - Ramayana - LaDibi Online Dance Academy Magazine

 

Surpanakha viene sfigurata

Surpanakha prese seriamente le parole di Rama e fece la sua proposta a Lakshmana. Lakshmana rispose, “Sono solo il servo di Rama. Dovreste sposare il mio padrone e non il suo servo”. Surpanakha, furiosa per il doppio rifiuto, per vendicarsi, attaccò Sita. Lakshmana immediatamente intervenne e tagliò il naso a Surpanakha, con un colpo di coltello.

Gridando dal dolore, Surpanakha fuggì via, alla ricerca d’aiuto dei suoi fratelli, Khara e Dushana. Entrambi i fratelli, pieni di rabbia, marciarono con il loro esercito verso Panchavati. Rama e Lakshmana affrontarono i Rakshasa ed infine li uccisero tutti.

Surpanakha, presa dal terrore e dalla rabbia per quello che era successo, corse dal fratello Ravana. Il fratello, vedendo la propria sorella in quello stato, si sentì oltraggiato. Surpanakha descrisse ciò che era accaduto. Ravana rimase colpito quando sentì che Sita era la più bella donna del Mondo e decise di rapirla. Sapeva che Rama l’amava molto e non avrebbe potuto vivere senza di lei.

 

Il Demone Maricha attacca di nuovo

Ravana pensò ad un piano e si recò da Maricha. Il demone Maricha aveva il dono di cambiare forma e voce a suo piacimento, ma aveva paura di Rama. Il demone si ricordava bene quello che era successo nell’ ashram di Vashishtha e quando Rama l’aveva scagliata lontano nel mare. Maricha provò a persuadere Ravana a non provocare Rama, ma Ravana era determinato a portare a termine il suo piano: “Maricha!„ Ravana gridò, “avete soltanto due scelte, o mi aiuti ad effettuare il mio piano o prepararti a morire„.

il Cervo Dorato Maricha - Ramayana - LaDibi Online Dance Academy Magazine

Maricha decise di aiutare Ravana a rapire Sita, perchè preferiva morire per mano di Rama che per quella di Ravana. Arrivata a Panchavati, Maricha prese la forma di un bellissimo Cervo Dorato e cominciò a pascolare vicino alla capanna di Rama. Sita, attratta dalla bellezza del cervo, chiese a Rama di catturarlo.

Lakshmana li avvisò che i cervi dorati possono essere dei demoni travestiti. Rama chiese a Lakshmana di rimanere a difendere Sita, mentre lui sarebbe andato a catturare il cervo. Quando Rama si rese conto che il cervo non era reale, scagliò una freccia. Il cervo colpito rivelò il suo vero aspetto. Prima di morire, Maricha imitò la voce di Rama: “Oh Lakshmana! Oh Sita! Aiuto! Aiuto!“

Sita, sentendo la voce di Rama chiedere aiuto, implorò Lakshmana di salvare Rama. Lakshmana era titubante. Era sicuro che Rama fosse invincibile e la voce fosse soltanto una falsificazione, ma Sita insistette. Infine Lakshmana acconsentì. Prima della sua partenza, disegnò intorno alla capanna, un cerchio magico, con la punta della sua freccia, e chiese a Sita di non attraversare la linea. “Finché rimarrete all’interno del cerchio sarete al sicuro per la grazia di Dio„. Detto questo, Lakshmana corse veloce alla ricerca di Rama.

 

Il Rapimento di Sita

Dal suo nascondiglio, Ravana stava guardando tutto quello che succedeva. Era felice che il suo trucco funzionasse. Non appena vide Sita da sola, si travestì da eremita e si avvicinò alla capanna, fermandosi prima del cerchio magico. Cominciò a chiedere l’elemosina (bhiksha) e Sita uscì subito con una ciotola piena di riso da offrire al sant’uomo, rimanendo all’interno della linea di protezione disegnata da Lakshmana.

L’eremita le chiese di venire più vicino, ma Sita era poco disposta ad attraversare la linea, fin quando Ravana finse di andarsene senza elemosina. Sita non voleva infastidire le persone sante per cui attraversò la linea. Ravana non perse l’occasione e si lanciò rapidamente su Sita bloccandole le mani, “Io sono Ravana, il Re di Lanka. Vieni con me e sarai la mia Regina“. Saliti sul carro di Ravana, lasciarono la terra volando sopra le nubi, verso Lanka.

Il rapimento di Sita - Ramayana - LaDibi Online Dance Academy Magazine

Rama si preoccupò molto quando vide Lakshmana. “Perché avete lasciato Sita da sola? Il Cervo Dorato era Maricha travestita“. Lakshmana provò a spiegare la situazione quando, entrambi i fratelli, intuirono il trucco e corsero verso casa. I due Principi, arrivati alla capanna, la trovarono vuota. Quello che temevano si era avverato. Cercarono ovunque gridando il nome di Sita, finché esausti, si rassegnarono.

 

Jatayu, il Re delle Aquile

Mentre Lakshmana provava a consolare Rama come meglio poteva, improvvisamente sentirono gridare. I fratelli corsero verso le grida e trovarono un’aquila a terra. Era Jatayu, il Re delle Aquile e amico di Dasharatha. Jatayu raccontò loro, con grande dolore, “Ho visto Ravana rapire Sita. L’ho attaccato, ma Ravana ha tagliato la mia ala e mi ha reso inerme. Poi è volato verso Sud“.

Dopo avere detto questo, Jatayu morì tra le braccia di Rama. I Principi, dopo aver seppellito Jatayu, si misero in cammino verso il Sud.

 

 

Rama e Lakshmana troveranno presto la Principessa Sita o dovranno affrontare ancora molte avventure?

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