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Episode 53: Pas de Bourrée Couru
Maggio 7, 2017
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Dal Pas de Bourrée Couru di Giselle allo Shimmy, passando per Twilight

Danza Classica, come non amarla? E per amarla ancor di più, vediamo insieme il Pas de Bourrée Couru, a battesimo del nostro Ballet Dictionary…

Avete presente quei passettini veloci veloci sulla mezza punta o sulle punte che ti fanno sembrare sospesa in una notte di mezza estate?

Quello è il Pas de Bourrée Couru! Alcuni lo chiamano Bourrée, altri Pas Couru, altri ancora semplicemente Couru, per non confonderlo col Pas de Bourrée. È uno dei miei passi preferiti per le transizioni da un posto all’altro del palco. Pensate che a volte lo uso anche durante le mie battute di caccia allo spuntino tra una classe e l’altra, per andare dallo studio di danza al frigo…

Si tratta di una serie di piccoli e veloci passettini in quinta, sulla mezza o in punta. Si possono eseguire sul posto o spostandosi nelle diverse direzioni e sono eseguiti quasi esclusivamente dalle ballerine. Ho visto anche molti ballerini in vesti femminili, punte annesse, eseguire questo passo in modo divino!

Il Couru dona quell’effetto etereo alla figura, come si trattasse di una fatina o di un bel fantasmino. Non per niente una delle sue rappresentazioni più famose è in Giselle…

Giselle, ou Les Wilis

Giselle, la famosissima e splendida contadina innamorata di un nobile, di cui ovviamente non conosce l’appartenenza alla nobiltà, altrimenti sarebbe tropo facile. Il nobile con tanto di promessa sposa a seguito, anch’ella nobile, ci mancherebbe, viene smascherato da un suo rivale in amore. La povera Giselle, muore sul colpo.

Siamo in piena epoca romantica, tra il 1800 e il 1900. I poeti maledetti come Baudelaire sono il nostro specchio dell’epoca in cui dobbiamo contestualizzare il Pas Couru. Fantasmi, amori e intrighi sono d’obbligo.

Viene fuori che c’è una Regina a capo di tutte le promesse spose defunte che secondo una leggenda slava, si chiamano Wilis. Vista la disavventura della povera Giselle, la Regina delle Wilis, ormai sfranta da tutte queste tristi malcapitate morte per dolori d’amore ancor prima di consumare, risveglia tutte le morte in questione. Organizza una vendetta contro i rappresentanti del genere maschile che hanno osato causare la morte dell’ennesima fanciulla. Praticamente un’armata di vampiri!

Le Wilis, ovvero le nostre “paladine vampire”, uccidono quindi il rivale d’amore che ha smascherato il nobile sotto copertura e cercano di uccidere pure il nobile. Ma Giselle è bella e buona e salva l’uomo…

Ma chi è Twilight?! Bella Swan, interpretata da Kristen Stewart, ed Edward Cullen, ovvero Robert Pattinson, possono solo diventare ancora più pallidi davanti all’incredibile Giselle! Meno male che almeno nel film c’è il nostro bel lupacchiotto Jacob Black, interpretato da Taylor Lautner, che certo non ti fa venire quell’istinto di lanciargli un panino al volo perché si rimetta in forze.

Il capolavoro creato dalla musica del compositore Adolphe Adam, dalle magnifiche coreografie ideate da Jean Coralli e Jules Perrot, vide Carlotta Grisi nell’interpretazione di Giselle.

Ma tornando a noi, indovinate che passo venne usato e si usa ancora, ovviamente, per questo  spiritello vampirello? Il Couru! Rende, vero?!

E allora andiamo di Couru per sembrare sospese, come non ci fosse un domani, tanto per rimanere in tema di Zombies. Come non fossimo più vittime della forza di gravità e fossimo sollevate di ogni fardello del genere umano.

Piedi e gambe

Il Pas de Bourrée Couru viene eseguito in quinta, tenendo le gambe molto vicine tra loro, sulle mezze punte o con le punte, come abbiamo detto. Il peso viene continuamente e velocemente alternato da un piede all’altro per mantenere il ritmo serrato dei passetti. I piccoli passi sono così veloci che non si ha la sensazione di avere un cambio peso. Esso è infatti percepito sempre nel centro, sotto di noi, poiché è sotto di noi, che avviene questa sorta di corsetta.

Le gambe devono essere tenute “morbide” per poterle piegare e stendere al fine di ottenere  passetti fluidi, veloci e costanti. Non bloccate le articolazioni iper estendendo le gambe, poiché otterreste un movimento sincopato, bloccato nella sua esecuzione. 

Ricordate di ottenere l’apertura della quinta posizione delle gambe, ruotando bene la testa del Femore nell’Acetabolo dell’Anca. Quindi l’apertura si ottiene dall’articolazione Coxo-Femorale e si mantiene tale grazie al coinvolgimento attivo di tutti i muscoli della cintura pelvica e delle gambe che contribuiscono a questa sorta di movimento a spirale. Volete che i vostri Malleoli mediali, ovvero quelli interni, guardino verso avanti.

E i piedi? Ovviamente un estremo Cou de Pied fino alla morte. Un bel tacco 25 (perché il 12 a volte, non rende abbastanza…) a tenere i talloni altissimi. Una delle mie insegnanti di Classica, per spiegarmi la dinamica del movimento, una volta mi disse: “è come se il tuo corpo fosse sospeso e il movimento fosse generato solo dalle dita dei piedi”. Un’altra maestra di danza invece, mi disse di tenere il movimento piego e stendo delle gambe, più ampio. Ogni maestra ha il suo modo di spiegare il Pas de Bourrée Couru e c’è sempre da imparare. Il nostro corpo cambia, per cui è buona norma trovare sempre nuovi modi di effettuare un passo. Magari oggi bisogna far più focus sulla quinta posizione, domani sulla velocità e così via.

Tornando al movimento di piedi, il piede dietro, scaccia via quello avanti, che avanza lungo la direzione prescelta. È un po’ come se il piede dietro, volesse prendere il posto di quello avanti. Il piede avanti, se si desidera avanzare nel contempo, detterà legge sulla direzione da seguire.

Postura

Per quel che riguarda la parte superiore del corpo, vi ricordo la sensazione del corsetto ottocentesco, per rimanere in tema cronologico, che non vi deve mai abbandonare. Rende bene per avere l’idea della postura e della tenuta del nostro centro. Le coste saran chiuse, addominali tenuti. Spalle giù e verso fuori con la parte superiore della schiena piatta, ben attiva e controllata.

Mento tenuto, come avessimo un’arancia sotto il mento che vogliamo conservare per la fine delle prove. Mica vorrete fare la figura di 9 settimane e mezzo con Kim Basinger… L’arancia non va bene. Poi siete tutte appiccicose. Lasciate perdere, tenetevela per merenda.

il livello delle spalle non cambia, quindi evitate di rimbalzare su e giù. Meglio pensare a fluttuare, ben sollevate da terra. Tutto il corpo è proteso verso l’alto, non vorrete mica gravare sulle vostre stesse gambe?!

Braccia

Le braccia saranno pronte per esser gestite come riteniamo. Port de bras a go go o quel che è previsto dalla coreografia, per interpretare al meglio le emozioni.

Il Pas de Bourrée Couru ti fa sospirare, ti fa sognare, ti può far percepire la leggerezza nel cuore o quell’attimo che dura in eterno. Io l’ho sempre percepito come la rappresentazione della sfera emotiva e spirituale in terra, fino a quando non ho incontrato lo Shimmy sul mio cammino…

Cosa c’entra lo Shimmy?

Devo dire che il Pas de Bourrée Couru mi aiutò moltissimo per capire la dinamica del movimento dello Shimmy della Belly Dance. Incredibile vero? Due stili di danza così diversi, eppure con qualcosa in comune 😉

Pensate che le gambe fan lo stesso movimento alternato e si può ottenere il famoso effetto lievitazione in entrambi gli stili. La Belly Dance però, ha anche la versione a terra, con piede completamente a terra o con tutto il corpo a terra, nel caso del floorwork.

Studiare per credere!

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2 pensieri su “Episode 53: Pas de Bourrée Couru

  1. Ciao Margarita, grazie mille per il tuo commento 🙂
    Anch’io la penso come te. La Classica aiuta sempre!
    Credo anche ci siano molti più aspetti e passi in comune tra i diversi stili, di quel che spesso si crede. Pensa che una volta mi son trovata a Sumba, in Indonesia, e ballando la danza folcloristica locale con una danzatrice del posto, ho ritrovato alcuni passi esattamente uguali a quelli che mi aveva insegnato un’altra donna in Senegal, in Africa. E parliamo di terre e culture lontane tra loro… Che forse, non siamo poi così lontani gli uni dagli altri ?! 😉

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